Comprare con il mutuo? Vendere casa? Perché è meglio affrettarsi!
Ampliare le possibilità di vendita e comprare facendo un mutuo con un buon tasso di interesse? La buona notizia è che oggi è ancora possibile ma occorre farlo in fretta perché lo scenario legato ai mutui sta cambiando e rischia di avere ripercussioni sulle vendite.

I tassi di interesse sui mutui e sui prestiti stanno salendo. Come mai aumentano se la BCE non ha ancora cambiato il tasso che applica agli istituti di credito?

Premessa: La Banca Centrale Europea (BCE) controlla diversi tassi, ma in particolare quello base sui prestiti alle banche, che non viene alzato da oltre dieci anni ed è negativo dal 2014 ad oggi.
Le modifiche vengono apportate in base all’andamento dell’economia, se va male li abbassano così le imprese e le persone possono chiedere più facilmente soldi in prestito, viceversa se l’economia è forte tendono ad aumentarli per limitare il denaro in circolo che può portare all’inflazione.

Risposta: Ora però l’economia è ripartita e nello scenario attuale l’inflazione in Italia ad oggi sfiora il 6/7% e l’obiettivo della BCE è quello di limitarlo al 2%, di conseguenza di ci si aspetta che innalzino a breve i tassi anche se non è ancora stato fatto (se ne parlerà probabilmente a luglio 2022).
Ma allora perché le banche li hanno già alzati? Aumentano per via delle attese e delle aspettative dei mercati finanziari.

La guerra ha fatto innalzare ulteriormente i prezzi dell’energia e la Banca inglese e quella Americana hanno già aumentato i tassi.

Pensate che quando Mario Draghi era presidente della BCE i tassi di interesse variavano durante i discorsi in pubblico in quanto le sue parole influenzavano le aspettative del mercato.

Ma c’è un altro elemento che incide sul rialzo degli interessi, è questo fattore è il fatidico Spread, ossia la differenza di rendimento tra i titoli di Stato di un paese rispetto a quelli tedeschi che sono considerati i più affidabili.

Gli spread di alcuni paesi europei, come l’Italia, stanno aumentando perché hanno un debito pubblico più precario e una crescita non lineare. Questi paesi hanno maggiori difficoltà a convincere gli investitori e quindi devono proporre rendimenti più alti a fronte di un maggiore rischio. Le banche detengono molti titoli di stato e devono far fronte a dei rendimenti più alti a chi ha investito.

Banalmente con l’aumento dello spread, aumenta il costo del rischio che si assume la banca e di conseguenza i tassi applicati.

La banca cerca quindi di trattenere liquidità alzando i tassi ed incentivando i clienti a non disinvestirli e a non spenderli perché più fruttuosi. Concedere oggi un mutuo potrebbe metterli in una posizione svantaggiosa, in particolare modo concedere un mutuo a tasso fisso visto che la banca teme di dover sobbarcarsi a breve degli interessi superiori per il costo del denaro proveniente dalla BCE.

Supponiamo che la Bce decida il prezzo della farina e che le banche fossero i nostri forni, i tipi di pane per noi clienti (tipi di mutui/prestiti) aumenteranno di conseguenza.

Dicevamo che lo scenario per vendere e comprare, nonostante le banche stiano correndo ai ripari, oggi è ancora positivo e conveniente!
Tu cosa ne pensi?

A seconda del tipo di prestito e di mutuo poi si concorda un tasso individuale. Vi ricordiamo che si parla di Eurirs in caso di mutuo a tasso fisso, questo è il tasso base per questo tipo di mutuo ed è inferiore nel caso il mutuo sia più breve e varia ogni giorno. L’ Euribor invece è il riferimento più comune per i mutui a tasso variabile ed è una media ponderata dei tassi di interesse europei ai quali le banche fanno depositi in prestito quotidianamente.

Fonti: Il post / Politics