L’Unione Europea ci sequestrerà la casa?
Questa mattina, alcune testate giornalistiche come “Il giornale”, “Il messaggero” e “La verità” hanno intitolato la loro prima pagina così: “con la scusa dell’ambiente l’Unione Europea ci sequestra le case”, “Giù le mani dagli immobili italiani” e altri senzionalismi che spingono il lettore ad acquistarli e consultarli online.
Va detto che questi giornali alcuni giorni fa scrivevano che l’Europa volesse portarci via il Natale e vietare il vino e la birra…

Francamente siamo stufi di questi titoloni e di questi scoop da quattro soldi, preferiamo informarci da testate più serie, ragionando sulle notizie in modo informato e argomentato.

Sfogo a parte, noi invece cercheremo di spiegarvi perché l’Europa non ci porterà via le nostre case.
Quella di cui si parla è una bozza di una direttiva di legge che riguarda i consumi energetici degli edifici che andranno ristrutturati, costruiti, venduti e locati.

Il testo verrà preso in esame il 14 dicembre 2021 dalla Commissione Europea, a seguire passerà al vaglio del Consiglio Europeo e poi del Parlamento Europeo per poi essere assorbita dal Governo Italiano. Tutti questi passaggi non ci consentono oggi di conoscere quello che poi verrà approvato in quanto la bozza verrà discussa e modificata. Inutile quindi fare allarmismo!

Come ben sapete il tema ambientale e le scelte green sono temi che preoccupano l’intera comunità ed il raggiungimento della neutralità energetica nel 2050 che ci siamo prefissati, passa necessariamente anche dalla riqualificazione energetica dei fabbricati.

Nella bozza vi è l’impegno degli stati membri dell’UE di portare ad una classe energetica minima pari alla F tutti gli edifici pubblici nel 2027 e della E nel 2030.
Per quanto riguarda gli edifici da ristrutturare e da costruire vengono innalzati gli standard energetici da raggiungere mentre invece per le case vecchie e di privati che verranno commercializzate o locate, la classe energetica minima dovrà essere superiore o pari alla F nel 2030 e pari almeno alla E nel 2033.
Va da sé che le residenze in classe energetica G (la peggiore) dal 2030 non potranno più essere vendute e locate anche se ci saranno delle esenzioni. Tutto questo era prevedibile visto che ormai dal 2009 abbiamo iniziato a parlare di certificazione energetica, rendendola obbligatoria prima per le compravendite degli immobili nuovi, poi per quelli vecchi e usati e poi per le locazioni.
La transizione è stata graduale per questo non siamo particolarmente preoccupati. Considerate inoltre che con le nuove caldaie a condensazione e condizionatori per i quali sono previsti incentivi, garantiscono un risultato che di norma è superiore alla G.

A proposito di classe energetica è possibile che l’attestato di prestazione energetica (APE) subisca delle variazioni e venga uniformato per tutta l’Europa, pensate che oggi abbiamo certificati diversi in base alle regioni.

Siamo curiosi di capire come verranno trattati gli immobili che non hanno un uso residenziale ma bensì industriale perché li riteniamo i più difficili da riscaldare e raffrescare.

Come sempre vi terremo aggiornati!

Gli aggiornamenti del 21 12 2021 sono stati pubblicati qui!