Riaccensione del riscaldamento ed uso consapevole
Dal 15 ottobre a Imola e dintorni abbiamo la possibilità di riaccendere il nostro impianto di riscaldamento, questo perché siamo in zona climatica E, un’area che in inverno ha (o dovrebbe) avere un clima più rigido, ci è quindi consentito un uso dell’impianto pari ad un massimo di 14 ore giornaliere.
In effetti in questi giorni, durante la notte, le temperature si sono abbassate intorno ai 10 gradi, ma la prossima settimana ci attende un nuovo rialzo.

Se come noi, trascorrete poco tempo in casa, potete rimandare l’accensione al prossimo mese. Dormire con temperature elevate è sconsigliato ed è sufficiente aggiungere una coperta pesante ed utilizzare una vestaglia di pile al mattino. Scaldare troppo le stanze della casa fa male al portafoglio e all’ambiente, per legge è possibile arrivare al massimo a 20° C con una tolleranza di 2° C ma 19° C sono già sufficienti per poter godere di un buon confort abitativo. Tenete a mente che per ogni grado in meno si risparmia dal 5% al 10% sui consumi di combustibile.

Un’altra soluzione semplice per risparmiare è quella di inserire un pannello riflettente tra muro e termosifone soprattutto nel caso in cui sia incassato nella parete, il pannello consentirà al calore di concentrarsi nella stanza. Attenzione anche a non posizionare mobili o divani davanti alla vostra fonte di calore.

Un ulteriore aiuto deriva dall’uso di tende pesanti e dalla chiusura delle tapparelle e delle persiane nelle ore notturne così da evitare dispersioni di calore all’esterno. Ricordatevi però di arieggiare gli ambienti al mattino presto o di sera, aprendo velocemente tutte le finestre di casa così da favorire un buon ricambio di aria.

In ogni caso prima della riaccensione è caldamente 😊 consigliata la verifica dell’impianto, qualunque sia l’alimentazione: gas, pellet, legna, eccetera. Un impianto di riscaldamento aggiornato e regolato correttamente permette di ridurre anche i consumi. Inoltre chi non effettua la manutenzione rischia una multa di oltre 500 euro, ricordiamo a tale proposito che è un onere dei conduttori eseguire annualmente il controllo della caldaia.

Se siete insoddisfatti dalle performance del vostro impianto di climatizzazione o riscaldamento potete rivolgervi ad un termotecnico, un professionista specializzato nella valutazione delle dispersioni e degli interventi in grado di ridurli valutando costi e benefici e l’eventuale superbonus del 110%.

Tra le innovazioni più comuni e semplici vi segnaliamo che si possono installare centraline per la programmazione oraria che evitano sbalzi di potenza, le valvole termostatiche nei caloriferi per regolare il flusso dell’acqua calda (già obbligatorie nei condomini) oppure una caldaia a condensazione o ad alta efficienza.